Title: Corpus iuris civilis. Digestum Vetus

Notes: Durante i secoli dell’Alto Medioevo, alla compilazione di Giustiniano venne attribuito valore di diritto vigente. Nel complesso, la compilazione giustinianea non venne studiata nella sua interezza. Il Digesto non fu oggetto di studio fino all’inizio del basso medioevo (XI-XII sec), secondo l’interpretazione tradizionale (alla quale si oppongono oggi ipotesi alternative che propongono un riscoperta avvenuta in tempi e modi meno lineare proposte da Charles Radding insieme ad Antonio Ciaralli (Radding-Ciaralli, 2007). L'interpretazione tradizionale (che qui si riporta per brevità, è grazie all’opera di Irnerio che , su cui prenderà avvio l’esperienza dello Studium bononiensis, che le forme epitomate dei libri legales verranno superate da uno studio basato sulla ricostruzione dei testi e sullo studio di questi nella loro globalità. Accanto all’attività di ricostruzione, l’opera di Irnerio si caratterizzò per uno studio strutturato del Digesto, il cui esemplare ritenuto originale era custodito a Pisa (Littera Pisana poi detta Florentina, quando il codice fu trasferito a Firenze). Il lavoro di ricostruzione e di studio dei testi ci riporta una suddivisione dei libri legales diversa rispetto a quella pensata dall’Imperatore Giustiniano. Il Digesto subì una divisione interna in tre libri: Digestum Vetus (libro 1-24.2); Digestum Infortiatum (24.3-38); Digestum Novum (39-50). L’opera di esegesi della scuola della glossa porterà ad enfatizzare l’aspetto sistematico della compilazione e i libri legales, che identificavano l’opera legislativa di Giustiniano, verranno identificati col nome di Corpus iuris civilis.